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 30 gennaio 2014

Scuola bilingue nelle valli del Torre

La Giunta regionale ha dato il via libera al percorso che porterà alla trasformazione delle suole dell’infanzia e primaria di Vedronza (per il comune di Lusevera) e di Taipana in scuole con insegnamento bilingue italiano e sloveno. Questa già a decorrere dal nuovo anno scolastico. La deliberazione adottata il 27 dicembre 2013, la numero 2517, al secondo punto prevede «di attivare un percorso finalizzato alla trasformazione della scuola dell’infanzia e primaria dei comuni di Lusevera e Taipana in scuole con insegnamento bilingue italiano e sloveno già a decorrere dall’anno scolastico 2014-2015 a contingenti immutati e senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, così com’è previsto dall’articolo 12 comma 6 della legge 38/2001». Anche in considerazione del fatto che il 2 febbraio inizieranno le iscrizioni per il 2014-2015, i tempi per avviare il percorso stringono. «Lo scorso 23 gennaio il nostro Consiglio d’istituto ha preso atto ufficialmente della decisione della Giunta regionale e ha deliberato di recepire questo percorso, ritenendo la prospettiva bilingue delle scuole di Lusevera e Taipana un valore aggiunto. Vedremo nei luoghi opportuni come attivare questo percorso bilingue, tenuto conto anche che le zone delle valli del Torre hanno un legame particolare con Tarcento», informa Annamaria Pertoldi, dirigente dell’Istituto scolastico comprensivo di Tarcento.

Professoressa Pertoldi, quali sono i passi che compirete?

«Il nostro Consiglio d’istituto intende rimanere rigorosamente fedele a quanto deliberato dalla Provincia e dalla Regione, dove risulta che l’assetto istituzionale del comprensivo è mantenuto. Non solo fa suo il legame storico delle Valli del Torre con Tarcento, ma considera questo percorso bilingue un arricchimento per l’intero territorio. Certamente il ragionamento tiene dal punto di vista organizzativo e rispetta l’identità delle comunità, che hanno sempre fatto riferimento a Tarcento».

Il 3 febbraio iniziano le iscrizioni al nuovo anno scolastico. Le famiglie dei bambini di Lusevera e Taipana a quale istituto scolastico faranno riferimento?

«Continuano ad iscriversi da noi, anche perché non abbiamo ricevuto disposizioni diverse. Per questo il Consiglio d’istituto ha ritenuto di approfondire gli esiti attraverso l’interlocuzione a livello regionale con gli organismi sovraordinati deputati, per vedere come intendano concertare il percorso dell’esperienza bilingue nel tempo».

Significa che intendete attivare due scuole bilingui in un istituto monolingue?

«Verranno fatti gli approfondimenti normativi del caso. Mi preme ricordare che il nostro istituto ha sempre ritenuto il plurilinguismo valido dal punto di vista culturale ed educativo e ha già cominciato a tracciare percorsi in tal senso. Ora dà disponibilità a realizzare il modello bilingue per valorizzare la specificità delle comunità slovene, nonché del dialogo e dell’integrazione e del reciproco arricchimento tra le comunità di lingua slovena e quelle di lingua italiana del territorio».

Ma siete in grado di attivare fin dal prossimo anno scolastico l’insegnamento bilingue?

«Adesso abbiamo recepito la delibera della Giunta regionale e sarà nostra cura interloquire nelle sedi opportune, a livello regionale, in modo tale da comprendere come gli organi sovraordinati intendono questo percorso al fine di concertarlo».

Ritiene che l’insegnamento bilingue possa attrarre più alunni di quanti ne hanno attualmente i plessi di Vedronza e Taipana?

«Non abbiamo dati concreti, però concertando l’offerta formativa sul territorio, ipotizziamo che ci potrebbero essere dei flussi da Tarcento a Vedronza, da Nimis a Taipana e viceversa. Ipotizziamo che, differenziando l’offerta formativa, potrebbe innescarsi un circolo virtuoso tra tutte le scuole del tarcentino, nell’ottica della vicinanza della Repubblica di Slovenia e dello sviluppo della cittadinanza europea».

La posizione del vostro Consiglio d’istituto è stata concordata con i Comuni?

«Il Consiglio ha espresso il desiderio, affinché all’interno dei territori afferenti l’istituto comprensivo si agisca di concerto, anche perché finora tra scuola e Comuni la collaborazione e il dialogo sono stati molto molto buoni. Facciamo con una certa frequenza riunioni su diverse tematiche riguardanti l’offerta formativa. Sulla scuola bilingue abbiamo già iniziato a riflettere. Adesso è tutto da avviare concretamente, coinvolgendo i vari soggetti: la scuola, il territorio, i Comuni, la Regione. Naturalmente tenendo presenti i piani di dimensionamento approvati da Provincia e Regione».

 Dvojezična šuola v Terskih dolinah

Vpisovanje v šuolsko lieto 2014-2015 bo potekalo od 3. do 28. febrarja. Šetemberja pa lahko bo čakala šuolarje v Terskih dolinah in celo slovensko skupnost v videnski provinci liepa novuost dvojezičnega šuolanja tudi za otroke na Njivici, kjer so šuole kamuna Bardo, in v Tipani. Tuole potlè, ki je deželni odbor na predlog odbornice za šuolo, Loredane Panariti, v projektu deželne šuolske mrieže in formativne ponudbe za šuolsko lieto 2014-2015, paržgau zeleno luč, de bi odparli dvojezično šuolo v kamunah Bardo in Tipana. Šindiki iz Terskih dolin in ravnateljica vičstopinskega inštituta v Čenti, Annamaria Pertoldi, so se dvakrat srečali in guorili, kakuo uresničiti odločitve, ki jih je sparjela Dežela. Natuo je 23. ženarja Svet inštituta sklenu, naj vsi pristojni organi začnejo hitro dielati, de dvojezično šuolanje na Njivici in v Tipani zaries začne že v novien šuolskim lietu, saj sta se za tuole pozitivno izrekla oba kamuna na željo staršu zainteresiranih otruok. Vprašanje je al’ bojo po novim barske in tipajske šuole ostale v sklopu vičstopinskega inštituta v Čenti al’ bojo šle pod dvojezični vičstopinski inštitut v Špietru. Direktorca Pertoldi nam je poviedala, de šuolski svet in lokalne oblasti želijo, de bi Bardo in Tipana ostale s Čento. Saj je biu nje inštitut nimar za vičjezičnost in je že do sada dielo vse, kar je bluo v njega močeh, de bi učili tudi slovenski jezik. Željo nam je potardiu tudi tipajski šindik Elio Berra. »S Čento in Nemami smo bli nimar tesnuo povezani in dobro sodelujemo. Oba kamuna in vičstopinski inštitut so nam pomali, de bi lahko daržali odparte naše šuole. A če tuole po zakonu na more biti, bomo šli pa s Špietram.« Berra je še naprej pameti, de se napravi adna sama dvojezična šuola, ki bi imiela vartac v adnim kamunu in primarno šuolo v te drugim. »Taka rešitev, alpa šuola v adnim samim kraju je popunama racionalna, saj je šuolarju malo. Kupe bi jim dali buojše možnosti. Viem, de so na kamunu Bardo tarde glave glede tele reči, ampa jih še ankrat vabim, naj se premi- slijo.«